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Editore: F.lli Frilli
Gli anni della scuola, affrontata con disinteresse e colpevole pigrizia. Quindi il collegio, l’espulsione. La sincera amicizia con quel compagno di studio, che gli sarà complice nel loro giovanile girovagare. Quell’amico che, anni dopo, scoprirà suicida. Il ricordo dolce e crudele di ciò che fu: luoghi e persone custoditi in fondo al cuore. Come quel paesino di montagna, fonte di racconti tra il serio e il faceto. Come quei volti: pensandoli, scrivendone, sempre più presenti, in lui. Come giocare al pampano: lanciando sassolini nel futuro, saltando tra le caselle del passato.
Un libro che mette insieme la passione per la musica e i vari pensieri, ricordi e riflessioni della vita dell’autore, dalla giovinezza ingenua ed istintiva alla vecchiaia più matura e consapevole. Una dedica ai due nipoti, Celeste ed Edoardo, per lasciare un po’ più di sé stesso, quel sé intimo e nascosto. Sul filo del ricordo scorrono atmosfere, luci ed ombre del passato: schegge di realtà, finestre socchiuse sul privato, vita in collegio, scuola, compagni, professori, avventure e disavventure, canzoni, film, affetti, amore, ritratti che la memoria restituisce caldi di vita.
Uno stile personale che alterna una trama narrativa a momenti di intensa poesia coinvolgendo profondamente il lettore che può ritrovarsi nelle pagine intime del libro.