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Editore: Almanacco Gallurese Iniziative
Fabrizio De André trascorse ventiquattro anni in Sardegna, gli ultimi della sua non lunga vita. Che questo libro, probabilmente con qualche lacuna, sicuramente con molta passione, prova a raccontare attraverso il ricordo di chi lo ha conosciuto, di chi gli è stato amico, e di chi, più semplicemente, lo ha ammirato, tutti accomunati dal desiderio di ricordare, di non dimenticare. Un doveroso omaggio, quindi, all’uomo Fabrizio De André. Doveroso in quanto lui si dichiarava gallurese, terra che non ha voluto abbandonare neppure dopo il sequestro che lo ha coinvolto insieme alla moglie Dori Ghezzi. Doveroso perché rivolto ad uno dei più grandi cantautori italiani (forse il più grande), che ha lasciato un segno profondo in molte generazioni di giovani e meno giovani. Doveroso perché di De André e la Gallura poco si è parlato, come pure dei suoi amici, del rapporto che lui aveva con questa terra che lo ha praticamente rigenerato, restituendogli quegli stimoli decisivi per ritrovare quella vena poetica che negli ultimi anni, prima del suo arrivo in Sardegna, sembrava averlo abbandonato. […]